Giulio Fenyves   |  Arco Associati

Il progetto del Drome è stato per me molto faticoso. Dovendo rappresentare il baricentro di un processo creativo declinato nei temi dell'arte, della cucina, della fruizione musicale secondo un'articolazione plurale dell'offerta al pubblico, ho adottato un pincipio di costruzione per addizione paratattica, comportandomi in autonomia rispetto ai diversi capitoli.

Alla fine è stato anche per me sorprendente cogliere comunque un senso di unità architettonica complessiva la cui ragione risiede evidentemente nell'assenza di ogni sovrastruttura scenografica.

Un problema difficile: rappresentare un marchio (l'Azienda), un prodotto (gastronomia dolciaria di qualità), un modello (stand ripetibili ma diversificati: negozi, stand, chioschi), una cultura (ovvio, quella italiana) con originalità, efficacia e velocità.

Attraverso una consulenza integrata (architettura, design, grafica) proponiamo un progetto semplice, nuovo e tradizionale: una piazza, tavolini all'aperto, una quinta architettonica riconoscibile, elementi di riscontro dell'accoglienza (la grande copertura aggettante), dell'eleganza (immagine coordinata sobria e semplice, ma lontana dai "clichè" preconfezionati), della naturalità (pietra, legno e materiali primari). Il risultato, semplicemente, sorprende. Forse per questo il Cliente ha ripiegato sul tradizionale.

La società leader nel campo della telefonia mobile indice un concorso ad inviti per la realizzazione dei propri punti vendita.

La nostra proposta si basa sulla definizione di un preciso abaco di forme capace di declinarsi in innumerevoli soluzioni spaziali e funzionali. Se la dominante cromatica rossa rimanda al "brand" aziendale, la soluzione a curva adottata nei punti di giunto orizzontale - verticale, rimanda ad un concetto di "infinitum" spaziale.